Cronaca e risultati – Giorno 6

Cronaca e risultati del Giorno 6

Carambola 3 Sponde – Individuale Misto

Giorno 6 – Carambola 3 Sponde Individuale Misto: Jaspers è ancora il metro, Sánchez d’argento, Blomdahl di bronzo
Sul tappeto blu dell’Arena Biliardo il fuoriclasse olandese aggiunge un’altra perla a una collana infinita: finale gestita con lucidità feroce e chiusa a 40–31 su Daniel Sánchez. Torbjörn Blomdahl, dopo una semifinale di fuoco, si prende il bronzo nella “finalina” contro Marco Zanetti.

La partita che assegna l’oro ha il ritmo di una lezione privata. Dick Jaspers prende subito il tavolo con una serie da 8 costruita su due massé corti e un paio di “piqué” che fanno frusciare la lunga; Sánchez, vecchia volpe, accorcia con un cinque di classe (angolo 30, tre passaggi sulla losanga) ma ogni sua risalita sbatte contro la geometria olandese: battente sempre in mano, uscita perfetta sulla lunga e posizione di chiusura pronta per la successiva. Quando Jaspers trova il doppio-rimpallo che vale il 32–24, la platea capisce che l’inerzia non cambierà più. L’ultima stoccata è un classico: retro pieno, tre sponde pulite e battente che si addormenta al centro, 40 esatte e pugno stretto verso il box tecnico.

Sánchez esce tra gli applausi: ha provato a sporcare le linee con qualche “tiki” difensivo e un paio di soluzioni di forza, ma l’olandese ha tenuto medie da altra galassia, trasformando ogni mezzo errore in posizione. Il bronzo, invece, parla svedese. Torbjörn Blomdahl si scrolla di dosso una partenza complicata contro Zanetti (sotto 7–15) con tre mini-serie fotocopia, tutte aperte da un colpo di 5 e mezzo che taglia il tavolo in diagonale. Dal 22–22 in poi è solo controllo: scelta di traiettorie semplici, gestione dell’effetto e chiusura a 40–33 con un massé di pura scuola scandinava.

Il podio racconta la carambola che amiamo: la precisione matematica di Jaspers, la fantasia iberica di Sánchez, la creatività senza tempo di Blomdahl. Domani il torneo a squadre promette un’altra abbuffata di linee impossibili e colpi che sembrano disegnati con il compasso.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroDick Jaspers🇳🇱 Paesi Bassi
🥈 ArgentoDaniel Sánchez🇪🇸 Spagna
🥉 BronzoTorbjörn Blomdahl🇸🇪 Svezia

Freccette – Squadre Miste (301)

Giorno 6 – Freccette Squadre Miste (301): l’Inghilterra chiude i conti sul doppio 16, Olanda d’argento, Belgio di bronzo
La nazionale dei Tre Leoni doma la serata più calda della Dart Arena con una finale aggressiva e chirurgica in chiusura. Gli Oranje restano in scia fino all’ultimo leg ma cedono sul check-out decisivo; il Belgio completa il podio dopo un playoff da infarto con la Scozia.

L’atto conclusivo si accende subito: gli inglesi partono forte sul 301, rompono il servizio nel secondo leg con una sequenza 140–121 e chiusura singolo 9, doppio 16. L’Olanda replica colpo su colpo — tripli puliti, gestione millimetrica dei raddoppi — e tiene la serie sul filo (2-2, poi 3-3) grazie a un bull-out che manda in visibilio la curva arancione. Quando il titolo sembra destinato all’overtime, l’Inghilterra alza la diga: leg di tenuta in 12 frecce, quindi l’allungo finale costruito da un 171 di apertura e da due visite severe che lasciano 32. Un respiro, doppio 16 al primo tentativo, 5-3 e oro in cassaforte.

La “finalina” è un thriller. Scozia e Belgio si prendono a sportellate tattiche: i tartan salgono 2-0 con ottime percentuali sui doppi, i Diavoli Rossi rientrano sfruttando tre leg consecutivi chiusi su D20. Si decide tutto allo spareggio secco: la Scozia arriva per prima al doppio ma spreca tre frecce; Dimitri & co. non perdonano, singolo 8 e doppio 16 che inchioda il 4-3 e libera l’urlo del settore belga.

Serata da cornice anche per Galles e USA, protagonisti di break e bull centrali che accendono il pubblico, ma manca loro la freddezza sulle ultime frecce. Il verdetto premia invece l’equilibrio inglese tra power-scoring e chiusure, la solidità olandese nelle fasi centrali e la tenacia belga nel punto a punto: tre modi diversi di interpretare il 301, un unico grande spettacolo.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroInghilterra🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥈 ArgentoPaesi Bassi🇳🇱 Paesi Bassi
🥉 BronzoBelgio🇧🇪 Belgio

Scacchi – Bullet Individuale Misto

Giorno 6 – Bullet Individuale Misto: Firouzja a tutta, Duda d’argento, Karjakin spunta il bronzo allo sprint
Un’ora di scintille sul board digitale, pezzi che volano come schegge e cursori incollati al mouse. Alireza Firouzja difende la sua fama di fulmine del web e taglia per primo il traguardo; Jan-Krzysztof Duda lo insegue fino all’ultimo respiro; Sergey Karjakin sale sul podio dopo una volata all’arma bianca.

Il ritmo è da cardiopalma già in apertura: Firouzja mette in fila sette vittorie con sacrifici di qualità da manuale bullet, compresa una combinazione contro Nakamura che nasce da un innocuo fianchetto e finisce con scacco perpetuo negato all’americana grazie a un contro-matto in due. Duda, macchina da tempo sulle tattiche, resta in scia con una serie di miniature in Siciliana accelerata; i due arrivano allo scontro diretto separati da mezzo punto. Nel faccia a faccia, il francese incarta il polacco con un finale di re attivissimo: regina che taglia la scacchiera, bandiera che cala per Duda a un secondo scarso, e vantaggio decisivo per Alireza.

Dietro, la battaglia è un vortice di premove e nervi. Hikaru rimonta fino al quarto posto con un paio di “dirty flag” chirurgiche ma inciampa contro Levon Aronian, che gli strappa la patta in uno scacco perpetuo dal nulla. Karjakin, apparentemente fuori dai giochi, chiude tre partite in serie sotto i dieci secondi e, nell’ultimo giro, punisce un’allucinazione di Aronian (re in rete) saltando sul terzo gradino del podio. Quando il cronometro si spegne, Firouzja alza gli occhi al soffitto, sorride appena e stringe il pugno: missione compiuta, l’oro del bullet parla francese.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroAlireza Firouzja🇫🇷 Francia
🥈 ArgentoJan-Krzysztof Duda🇵🇱 Polonia
🥉 BronzoSergey Karjakin🇷🇺 Russia

Lawn Bowls – Squadre Miste (Fours)

Giorno 6 – Lawn Bowls Squadre Miste (fours): l’Australia la spunta al fotofinish, Inghilterra d’argento, bronzo Sudafrica
Una finale giocata sul filo dei millimetri accende il Lawn Bowls Centre: il quartetto australiano rimonta nell’ultimo end e mette in tasca un oro pesantissimo. L’Inghilterra, avanti per tre quarti di gara, si arrende al “trail” decisivo; il Sudafrica completa il podio dopo una rimonta da manuale nella finalina.

Per due set abbondanti la regia è inglese: mano ferma sul jack corto, guardie perfette a chiudere i corridoi e Nick Brett (skip) chirurgico nel trasformare ogni mezzo varco in due punti. L’Australia, però, non perde mai contatto. Cambia lunghezza del mat, allunga le linee e sfrutta la potenza dei suoi middle per spostare la casa di qualche dito alla volta. La partita gira al penultimo end: misura in bilico, umori altissimi sugli spalti, quindi il colpo che spacca tutto — un “trail” di punta che porta il pallino a fondo corsia lasciando due giallo-verdi in testa. L’Inghilterra prova il drive disperato, sfiora il jack ma non basta. Si entra nell’ultimo end con un punto di margine Australia: i verdi bloccano l’accesso con due piatti, lo skip chiude la porta con un draw sul naso del pallino e il 15-13 consegna l’oro all’emisfero sud.

La sfida per il bronzo è un romanzo breve di nervi. La Nuova Zelanda vola 8-3 grazie a un paio di toucher d’autore, ma il Sudafrica cambia piano: rolling ends più lunghi, bocce lavorate sulla linea esterna e drive secco che pulisce la casa al momento giusto. Sul 10-10 l’ultimo lancio decide: leggero “feather trail”, pallino che scivola verso la laterale e two-count sudafricano con il pubblico in apnea. È 12-10 e medaglia assicurata.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroAustralia🇦🇺 Australia
🥈 ArgentoInghilterra🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥉 BronzoSudafrica🇿🇦 Sudafrica

Bridge – Coppie Uomini

Giorno 6 – Bridge Coppie Uomini: Bilde–Schaltz firmano l’oro con un lampo in 6♦; gli USA si fermano all’argento, India di bronzo
I danesi ribaltano la classifica nell’ultimo segmento con una dichiarazione coraggiosa e una difesa da antologia. Wooldridge–Mignocchi, in testa per gran parte della giornata, pagano un unico scivolone in zona slam. Anklesaria–Chokshi completano il podio con regolarità feroce ai matchpoint.

La finale è un’altalena di nervi e tecnica. Joel Wooldridge e Kent Mignocchi partono col metronomo: partenziali spinti al massimo, timing perfetto sui contro punitivi, una serie a oltre il 65% che pare scrivere il titolo. Ma Dennis Bilde e Martin Schaltz giocano il bridge che ti toglie l’aria: overcall aggressivi e, quando serve, disciplina glaciale. Il board che cambia la storia arriva a tre mani dalla sirena: dopo 1♦–1♥–2♦, Bilde sonda, trova i pezzi giusti e posa 6♦ che a molti sembrava “thin”. L’attacco a picche rompe male… ma Schaltz legge al volo la distribuzione, incassa gli ingressi e, su cuori e fiori eliminati, mette a segno un squeeze su Ovest che vale il top pieno. Sorpasso.

Gli statunitensi provano a rispondere subito, ma sul board successivo inciampano nell’unica nube della giornata: sequenza Blackwood troppo ottimista, 6♥ senza l’asso di fiori cade di una presa su attacco in sotto-colore. Dalla curva USA arriva un mormorio di incredulità; la percentuale complessiva scivola e la rimonta danese diventa definitiva con l’ultima difesa: su 3SA avversario, Schaltz trova l’attacco a cuori dalla doppia che congela il contratto a otto prese e regala un altro top “silenzioso”.

Dietro, l’India costruisce il bronzo senza fuochi d’artificio ma con artigianato di lusso. Keyzad Anklesaria e Sunit Chokshi prendono punti ovunque: un contro-sacrificio in 5♣x non vulnerabile ben calcolato, un grandioso switch a quadri che affonda un 4♠ altrui, soprattutto nessun errore non forzato nei finali di manche. Quando scende il sipario, la media matchpoint li premia davanti alla Germania di Auken–Welland e alla Svizzera di Zimmermann–Klodziński, rimaste a guardare il podio da una manciata di decimi.

È l’istantanea di un bridge moderno e spietato: coraggio sì, ma sempre appoggiato da letture pulite e conti esatti. Bilde–Schaltz mettono il sigillo d’oro su una giornata quasi perfetta; Wooldridge–Mignocchi restano la coppia da battere per eleganza e ritmo; l’India dimostra che la costanza pesa quanto i colpi di genio.

MedagliaCoppiaNazione
🥇 OroDennis Bilde & Martin Schaltz🇩🇰 Danimarca
🥈 ArgentoJoel Wooldridge & Kent Mignocchi🇺🇸 Stati Uniti
🥉 BronzoKeyzad Anklesaria & Sunit Chokshi🇮🇳 India

Calcio Balilla – Coppie Uomini

Giorno 6 – Calcio Balilla Coppie Uomini: Collignon-Duquette riscrivono la leggenda, USA d’argento, l’Italia di bronzo
Il Belgio torna sul tetto con la coppia più carismatica del tabellone: Frédéric Collignon e Sofie Duquette rimontano gli Stati Uniti e chiudono una finale palpitante al “race to 7”. Spredeman-Davies devono inchinarsi dopo un avvio dominante; Zeni-Rossi piegano la Spagna in una finalina da brividi.

Per tre giochi la finale sembra un manifesto a stelle e strisce: Spredeman spara due “snake” imprendibili, Mark Davies inchioda una stop-shot da manuale e gli USA volano 3-0. Collignon chiede time-out, cambia impugnatura sulla barra dei tre e al rientro il match gira come una biglia su sponda lunga: due bank-shot fotocopia e un rovescio in diagonale riportano il Belgio in scia. Duquette, glaciale, spezza il ritmo con una serie di “wall-pass” corti-lunghi che sfiancano la mediana americana; break sul 5-5 con una parata d’istinto sul portiere rovesciato e primo vantaggio rosso-giallo-nero.

La chiusura è tutta psicologia. Spredeman impatta 6-6 con un colpo di puro talento dalla barra dei tre, ma sull’ultimo possesso Collignon finge il centro, apre il varco sul primo palo e insacca il 7-6 che fa esplodere la curva belga. «Lui inventa, io chiudo i varchi», sorride Duquette nell’abbraccio finale: il mix perfetto tra genio e ordine tattico.

La “finalina” per il bronzo è una battaglia di nervi. L’Italia di Luca Zeni & Marco Rossi scappa 4-1, la Spagna (Fadlallah-Molina) rientra a 5-5 con due contropiedi chirurgici. Decide un doppio intervento di Rossi tra i pali e, subito dopo, la stoccata centrale di Zeni al primo match-ball: 6-5 e medaglia che profuma d’orgoglio azzurro.

MedagliaCoppiaNazione
🥇 OroFrédéric Collignon & Sofie Duquette🇧🇪 Belgio
🥈 ArgentoTony Spredeman & Mark Davies🇺🇸 Stati Uniti
🥉 BronzoLuca Zeni & Marco Rossi🇮🇹 Italia

eSports – FIFA Individuale Donne

Giorno 6 – FIFA Individuale Donne: Sophia Smale regina del controller, Chinello d’argento, bronzo a Yasmin Smith
Finale da brividi nell’arena digitale: la britannica ribalta l’inerzia contro la campionessa del mondo in carica Claudia Chinello e conquista l’oro con una gestione perfetta degli ultimi minuti. Sul terzo gradino sale l’americana Yasmin Smith, micidiale nel pressing alto.

Smale parte in salita: Chinello, difesa granitica e letture chirurgiche delle linee di passaggio, la punisce subito con una ripartenza centrale rifinita da un timed‐finesse sul secondo palo. Sembra la solita gara spartita dal catenaccio intelligente dell’elvetica, ma al rientro la britannica cambia pelle: passa al 4-3-2-1 stretto, mezze ali aggressive a caccia della seconda palla e terzini in proiezione costante. Il pari arriva con un triangolo al limite e un trivela shot che buca il movimento manuale del portiere; il sorpasso nasce da un recupero alto all’82’, due finte di corpo in area e il tap-in che fa esplodere la platea.

La gestione del finale è un clinic. Smale spezza il ritmo con possessi ragionati, alternando pausa e verticalità per disinnescare il gegenpress di Chinello, che all’ultimo respiro trova comunque un’occasione clamorosa: uno-due stretto e tiro a botta sicura, ma la britannica legge il verde perfetto sul portiere e devia con la punta del guanto. Fischio virtuale, oro reale.

Dietro, la corsa al bronzo è un derby a stelle e strisce. Yasmin Smith mette in campo la sua arma migliore – il pressing offensivo su tutta la linea – e soffoca le uscite di Annika Viquerat. Un gol per tempo, entrambi nati da recuperi sul play basso, chiudono il conto: 2-0, applausi e prima medaglia olimpica per l’americana.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroSophia Smale🇬🇧 Gran Bretagna
🥈 ArgentoClaudia Chinello🇨🇭 Svizzera
🥉 BronzoYasmin Smith🇺🇸 Stati Uniti

FootGolf – Individuale Uomini

Giorno 6 – FootGolf Individuale Uomini: Ben Clarke firma l’oro al 18, Bonnot d’argento, bronzo a Nicolás García
Sul tracciato ventoso di Highland Dunes il britannico rimonta nel finale e piega il numero 1 del mondo Cedric Bonnot con un -15 complessivo. L’argentino García chiude a -13 e completa un podio tiratissimo, deciso su due putt nell’ultimo green.

La gara parte nel segno della Francia: Bonnot costruisce un vantaggio solido già sul primo giro, eagle alla 5 (par-4 corto) con una traiettoria bassa che taglia il rough e si ferma a un passo dalla buca. Clarke resta aggrappato con gestione chirurgica dei par-3 controvento e una serie di lay-up intelligenti sullo “snake green” della 9, dove tanti inciampano. La svolta arriva nel back nine: alla 15, dog-leg a sinistra, il britannico trova la linea diagonale perfetta sopra il bunker e apre la porta a un birdie che lo riporta a un colpo. Bonnot prova a blindare con il possesso palla, ma alla 17 l’anemometro impazzisce: il suo approccio plana lungo il bordo e scivola fuori dal cerchio; par, margine che evapora.

Si decide tutto alla 18, par-5 in salita. García, autore di una rimonta costante grazie a drive profondi e putt puliti dentro i sette metri, mette in cassaforte il bronzo con un birdie sicuro. Davanti, Clarke sceglie il lay-up corto e un approccio a rientrare che si ferma a due metri: il putt è dritto, tocca la catena e cade. Bonnot ha ancora la risposta per forzare il playoff, ma la sua palla bacia il bordo e resta fuori. Stretta di mano, applausi e bandiera britannica che sventola alta sul podio.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroBen Clarke🇬🇧 Gran Bretagna
🥈 ArgentoCedric Bonnot🇫🇷 Francia
🥉 BronzoNicolás García🇦🇷 Argentina