Cronaca e risultati del Giorno 5
Bowling – Coppie Miste
Giorno 5 – Bowling Coppie Miste: Simonsen-Troup tornano a dettare legge, l’Australia si arrende di misura, la Polonia sorprende con un bronzo d’autore
Sul parquet lucido della Bowling Arena i due fuoriclasse statunitensi firmano una serie magistrale da 548 birilli e riportano l’oro a stelle e strisce dopo otto anni di digiuno nella specialità. Belmonte-Shiels inseguono fino all’ultimo, mentre Pająk-Kokocińska regalano alla Polonia un podio storico.
Fin dal primo lancio Kyle Troup fa capire che la sua giornata è di quelle da copertina: quattro strike consecutivi sulla corsia sinistra, sfruttando un pattern d’olio che gli permette di “urlare” la sua reazione preferita — cavallo di battaglia che manda in estasi il pubblico. Anthony Simonsen, dallo stile a due mani impeccabile, costruisce intorno a quel ritmo un 279 che fa già paura. Gli australiani però non si scompongono: Jason Belmonte passa rapidissimo a una cover ibrida e piazza una tripletta fra ottavo e decimo frame, mentre Jason Shiels chiude un solido 247 che tiene i canguri a portata di sorpasso.
La volata decisiva esplode nella seconda partita. Sul nono frame Simonsen trova un temibilissimo 7-10 split: sembra la crepa che può rimettere tutto in gioco, ma Troup si inventa lo spare perfetto e aggiunge lo strike finale, timbrando un 269 di vitale importanza. Dall’altra parte l’unico birillo rimasto in piedi a Belmonte — una 10 che “suona” ma non cade — toglie agli australiani il massimo potenziale e inchioda la differenza a diciassette birilli. All’ultimo giro di lanci Shiels centra una doppietta da puro orgoglio; Simonsen, con la tranquillità di chi ha già un finale PBA nel sangue, spare-più-strike e partita in cassaforte.
Dietro, la lotta per il bronzo è un piccolo romanzo di tattica: Daria Pająk apre con 268 e “brucia” volontariamente la parte esterna della corsia perché Martyna Kokocińska ama linee più interne. La colombiana Clara Guerrero, di norma implacabile, incappa in due solid-nine che la costringono a inseguire. Il momento-chiave è il clamoroso spare 4-6-7 di Kokocińska al penultimo frame: palla sul filo del legno, cadono tutti e tre i birilli, il pubblico polacco esplode. A fine conteggio il margine è di nove birilli: primo metallo olimpico per Varsavia in questa disciplina.
Il verdetto racconta la forza della chimica fra Simonsen e Troup, la resilienza australiana che non smette mai di crederci e l’emergere di una Polonia sempre più protagonista sulle piste internazionali. Domani l’appuntamento è con la prova Baker a squadre: se i birilli continueranno a cadere con questo ritmo, lo spettacolo è garantito.
| Medaglia | Coppia | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Anthony Simonsen & Kyle Troup | 🇺🇸 Stati Uniti |
| 🥈 Argento | Jason Belmonte & Jason Shiels | 🇦🇺 Australia |
| 🥉 Bronzo | Daria Pająk & Martyna Kokocińska | 🇵🇱 Polonia |
Freccette – Coppie Donne (Cricket)
Giorno 5 – Freccette Coppie Donne (Cricket): Greaves-Sherrock imprendibili, Hedman-Ashton d’argento, il Giappone festeggia il bronzo con Suzuki-Kanemura
Sul palco incandescentato della Dart Arena le due inglesi regalano un saggio di sintonia perfetta: quattro leg consecutivi chiusi in venticinque freccette spalancano loro la porta dell’oro. Alle veterane Hedman e Ashton resta la soddisfazione di un argento lottato fino all’ultimo bull, mentre le giapponesi Suzuki e Kanemura resistono al ritorno olandese e salgono sul podio storico per l’Asia.
La finale comincia con un boato quando Beau Greaves inchioda il triplo 20 alla prima freccia, Fallon Sherrock le fa eco chiudendo subito la casella 19 e la coppia #1 piazza un parziale di 152 punti che tramortisce le rivali. Deta Hedman, gran dama del circuito, prova a frenare l’emorragia centrando tre 18 pieni, ma Lisa Ashton trova solo un singolo sul 17: finestrella che Greaves-Sherrock trasformano in break chiudendo la prima volée sul bull-bull doppio che fa balzare in piedi la curva inglese.
Il secondo leg è il manifesto della loro intesa: Sherrock apre 20-20-20, Greaves sigilla 19-19-19, poi entrambe alternano singoli di controllo sul 18 per negare punti all’avversario. Quando Hedman tenta la sortita sul 17, Greaves risponde con un triplo secco che chiude la porta. 2-0. Nel terzo una breve crepa: Sherrock manca di millimetri il bull e lascia un 50 aperto; Ashton capitalizza, ma la gioia dura un lampo perché Greaves esplode un 8-mark sul 16 che ribalta di nuovo lo score. Sul 3-0, con il tifo alle stelle, Sherrock si prende la licenza poetica di lasciare a Beau la freccia della vittoria: triplo 15, singolo 15, bull. Game, set, match.
Dietro, la lotta per il bronzo è un thriller. Le olandesi De Graaf-Van Leuven partono forte (1-0), ma Mikuru Suzuki piazza un raro 7-mark sul 18 che rimette tutto in equilibrio. Si va al leg decisivo con il pubblico diviso: Kanemura chiude per prima il 17, Van Leuven risponde sul 16, ma il bull finale è giapponese. La coppia del Sol Levante esplode in un abbraccio: è la prima medaglia olimpica femminile per il loro paese nel Cricket.
La serata consacra dunque la nuova e la vecchia Inghilterra ‒ la classe fresca di Greaves incastonata nell’istinto di Sherrock ‒ ma anche la crescita mondiale di un movimento capace di portare sul podio tre continenti diversi. E il biglietto da visita per la prova a squadre di domani suona chiaro: chi vorrà l’oro dovrà inventarsi qualcosa di più che una semplice serie di tripli.
| Medaglia | Coppia | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Beau Greaves & Fallon Sherrock | 🏴 Inghilterra |
| 🥈 Argento | Deta Hedman & Lisa Ashton | 🏴 Inghilterra |
| 🥉 Bronzo | Mikuru Suzuki & Arisa Kanemura | 🇯🇵 Giappone |
Scacchi – Blitz Individuale Misto
Giorno 5 – Blitz Individuale Misto: Nakamura piazza la zampata, Gunina d’argento, Firouzja artiglia il bronzo in volata
Il funambolo statunitense ribalta i pronostici dell’ultimo turno con un finale di torre da manuale, scavalcando Valentina Gunina che aveva guidato il torneo per quindici round. Il francese Alireza Firouzja completa un podio ricco di colpi di scena, mentre Magnus Carlsen resta incredibilmente giù dal podio per mezzo punto di Buchholz.
La maratona lampo sembrava già nelle mani di Gunina: 14 su 16 e mezzo punto di margine, frutto di un sacrificio di qualità contro Nepomniachtchi e di un tattico fulmineo su Ding Liren. Ma al 17° turno arriva il primo scricchiolio: con il Nero contro Firouzja, la russa sopravvaluta una spinta del pedone “h” e si ritrova in un finale di alfieri inferiore che l’iraniano-francese converte con eleganza. Nakamura, che fino a quel momento aveva navigato a distanza di sicurezza con una sola sconfitta, coglie l’attimo: mette pressione su Carlsen in un Gambetto di Donna semi-aperto, sacrifica il cavallo in e5 e forza perpetuo con trenta secondi di vantaggio sull’orologio. Mezzo punto recuperato.
Lo scarto definitivo si consuma all’ultimo giro. Gunina imposta un sistema Londra contro la giovane ucraina Anna Muzychuk e, complice la stanchezza, si infila in una rete di pedoni che le blocca gli alfieri. Dopo 54 mosse deve accettare la patta. Su un’altra scacchiera Nakamura, con il Bianco contro Lagno, gioca una Inglese super-tattica: semplifica fino a un finale di torri pari di pedoni ma, con re attivo, guadagna il pedone “a” e vince al 90° movimento fra gli applausi della platea. È il sorpasso decisivo: 16½ contro 16 di Gunina.
Nel frattempo Firouzja piega Nepomniachtchi in trenta mosse di Siciliana Najdorf, chiudendo con un fendente di donna in h7 che scatena l’ovazione francese. Buchholz alla mano, supera Carlsen — fermato da un Ding Liren perfetto in difesa berlinese — e si prende il bronzo più acceso della storia recente del blitz.
Il podio finale fotografa l’essenza del gioco veloce: intuizione pura, resistenza ai ribaltoni e nervi d’acciaio fino all’ultima bandierina. Domani toccherà al “Bullet Showdown”, ma dopo una giornata così frenetica è difficile immaginare un epilogo più drammatico.
| Medaglia | Atleta | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Hikaru Nakamura | 🇺🇸 Stati Uniti |
| 🥈 Argento | Valentina Gunina | 🇷🇺 Russia |
| 🥉 Bronzo | Alireza Firouzja | 🇫🇷 Francia |
Disc Golf – Individuale Donne
Giorno 5 – Disc Golf Individuale Donne: Eveliina Salonen firma l’impresa, Tattar d’argento, bronzo per la veterana Sarah Hokom
Sul percorso collinare di Brookside Woods la finlandese ribalta i pronostici con un giro finale da –8, supera di un colpo la campionessa del mondo Kristin Tattar e riporta l’oro in Scandinavia dopo sei anni. Sarah Hokom, maestra del side-arm, difende il podio dalle rimonte a stelle e strisce.
Il torneo sembrava in mano a Tattar: tre giorni di guida pulita, bogey-free nella seconda tornata e due lunghe birdie-run costruite sulla sicurezza del suo putt. Ma la domenica di Brookside regala sempre vento e colpi di scena. Salonen parte a –3 nelle prime cinque buche grazie a drive che rubano metri al rough, aggancia la testa alla 12 con un putt di nove metri sotto la folla nordica e infila l’allungo decisivo alla 15, il par-4 più temuto del tracciato: scavalca il torrente con un Serenity in flex alto, atterra in fairway aperto e piazza l’approach a un passo dal canestro per l’eagle che incendia il tabellone.
Tattar reagisce sul par-3 “Island” alla 17 con un delicato anhyzer che spianta gli applausi, ma il drop rialzato tradisce la campionessa estone: il putt da cinque metri si ferma sul bordo sinistro della catena. All’ultima buca le serve il birdie e un errore di Salonen; il suo drive, però, finisce mezzo metro fuori dal cerchio: par obbligato. La finlandese non trema, appoggia il secondo lancio in centro green e chiude per la storia a –22 complessivo.
Dietro, la volata per il bronzo è un affare a quattro che si risolve negli ultimi novanta minuti. Sarah Hokom, unica a giocare prevalentemente side-arm, sfrutta il vento traverso meglio di tutte: birdie alla 16, lay-up prudente alla “Island” e par solido al 18 che tengono a bada Paige Pierce (–19) e Paula Shuey (–18), entrambe penalizzate da un bogey inaspettato sullo stretch boscoso centrale.
| Medaglia | Atleta | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Eveliina Salonen | 🇫🇮 Finlandia |
| 🥈 Argento | Kristin Tattar | 🇪🇪 Estonia |
| 🥉 Bronzo | Sarah Hokom | 🇺🇸 Stati Uniti |
Calcio Balilla – Individuale Donne
Giorno 5 – Calcio Balilla Individuale Donne: Anna Konta piazza l’impresa, Cindy Head si prende l’argento, bronzo all’austriaca Verena Rohrer
Sul tavolo azzurro dell’Arena Foos la 29-enne ungherese, mai oltre un quarto di finale in carriera, sorprende le big con un mix di riflessi e freddezza tattica. La statunitense Head – quattro titoli di fila dal 2021 – deve inchinarsi 7-5 dopo aver dominato l’avvio; Rohrer salva il podio in rimonta su Monica Peccoli.
Il match clou sembra già scritto dopo tre minuti: Cindy Head, mani fulminee, vola 3-0 con due “snake” centrali e una stop-shot che taglia il campo in diagonale. Konta, però, non perde la calma. Chiede time-out, arretra di mezzo centimetro l’impugnatura sulla barra dei tre e comincia a forzare la transizione laterale che piace tanto al suo coach. Arrivano due gol fotocopia – rimpallo su sponda corta, rovescio sul secondo palo – e la partita ritrova equilibrio.
La svolta arriva sul 4-4: Head tenta il classico “brush pass” lungo la barra mediana, ma la pallina si impenna appena, abbastanza perché Konta la intercetti con il difensore e, in un lampo, rilanci un bank-shot che fulmina la statunitense. L’arena ungherese esplode, la pressione cambia faccia. Head pareggia ancora (5-5) grazie a un rovescio chirurgico, ma la benzina mentale comincia a scarseggiare: sull’azione successiva Konta chiude la porta con tre parate consecutive, poi riparte in contropiede e infila il 6-5. L’ultimo punto è un capolavoro di pazienza: rota-rota a centro campo, cambio corsia improvviso e stoccata centrale che vale il 7-5 e l’oro più inatteso del torneo.
Dietro, Verena Rohrer conquista il bronzo al termine di un derby alpino ad altissima tensione contro Monica Peccoli. Sotto 2-4, l’austriaca piazza un parziale di tre gol in un minuto sfruttando il suo marchio di fabbrica – il “wall pass” corto-lungo – e chiude 6-4, malgrado due legni che fanno trattenere il respiro alla curva italiana.
Il podio racconta una lezione di equilibrio: l’outsider che alza la coppa, la fuoriclasse che resta protagonista e una terza forza che conferma la profondità tecnica europea. Domani le luci si riaccendono per il doppio misto: con schemi così vari e nervi così tesi, prepariamoci a un’altra scarica di adrenalina sui mini-campi dell’Olympic Foos Arena.
| Medaglia | Atleta | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Anna Konta | 🇭🇺 Ungheria |
| 🥈 Argento | Cindy Head | 🇺🇸 Stati Uniti |
| 🥉 Bronzo | Verena Rohrer | 🇦🇹 Austria |
eSports – Valorant Squadre Miste
Giorno 5 – Valorant Squadre Miste: Paper Rex ribalta la gerarchia, Evil Geniuses costretti all’argento, LOUD strappa un bronzo all’ultimo round
La formazione di Singapore smentisce i bookmaker con una serie perfetta in finale (3-1) e diventa la prima squadra asiatica a indossare l’oro olimpico di Valorant. Gli statunitensi di Evil Geniuses pagano caro un blackout tattico su Haven, mentre i brasiliani di LOUD piegano Fnatic in un overtime da brividi per il terzo posto.
La grand final si apre su Fracture, pick di Paper Rex, e subito si capisce che sarà una serata di fuochi d’artificio: Jinggg spinge in dualista, doppio entry B-Main e 13-7 che fa saltare il pubblico. Evil Geniuses pareggia i conti su Ascent grazie a un Sinatraa ispirato – ace in pistol, 27-12 K-D – ma il momentum non si consolida. Su Haven (mappa neutra) gli asiatici inventano una difesa “push-and-pull” che manda in crisi i timing americani: Forsaken, spettro alla mano, chiude tre clutch di fila e il tabellone segna 13-9 PRX.
Il colpo di grazia arriva su Split. EG parte forte (6-2), ma al cambio lato Paper Rex si affida a f0rsakeN-Yoru per rompere gli schemi: teleport in Heaven, backstab sul plant e rimonta che vale il 13-11. Match-point trasformato; il coach alecks abbraccia i suoi mentre l’arena intona cori in mandarino e inglese.
Nella “finalina” per il bronzo, LOUD e Fnatic mettono in scena un best-of-three thriller: 13-11 Fnatic su Bind; risposta brasiliana 13-8 su Lotus; si decide tutto su Pearl. Qui si erge aspas: operator in finestra, tre pick in 15 secondi nel secondo overtime e 16-14 finale che consegna ai verde-oro il terzo gradino.
Il podio di giornata conferma che l’aggressività organizzata di Paper Rex può domare chiunque quando i duelli girano nel verso giusto; Evil Geniuses resta comunque il riferimento del meta nord-americano, ma dovrà riflettere sulla gestione dei timeout; LOUD, infine, dimostra ancora una volta che la sua resilienza nei match a eliminazione è un marchio di fabbrica. Domani tocca al torneo “Spike Rush All-Stars”: se questi sono i fuochi d’apertura, la festa è appena cominciata.
| Medaglia | Squadra | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Paper Rex | 🇸🇬 Singapore |
| 🥈 Argento | Evil Geniuses | 🇺🇸 Stati Uniti |
| 🥉 Bronzo | LOUD | 🇧🇷 Brasile |
Squash – Squadre Miste
Giorno 5 – Squash Squadre Miste: l’Inghilterra spezza il dominio egiziano, Scozia di bronzo in un derby thriller
Un finale in crescendo di Willstrop-Kennedy e Matthew-Gohar regala all’Inghilterra l’oro che mancava dal 2017. L’Egitto, superfavorito della vigilia, si ferma all’argento dopo una battaglia di tre incontri; la Scozia completa il podio piegando la Malesia al quinto game di spareggio.
Nella cornice rovente del Glass Court centrale sembrava l’ennesima passerella egiziana: Mostafa Asal fa sua la prima sfida maschile in 32 minuti di puro strapotere fisico, lasciando a James Willstrop soli quattro punti nel game decisivo. Ma la serata cambia volto nella prova femminile: Georgina Kennedy parte a razzo contro Nouran Gohar, varia le altezze e spinge la n. 1 del mondo sullo scambio lungo, pareggiando i conti (2-1) dopo un tie-break a 14-12 che fa impazzire la curva britannica.
Il punto che decide tutto è la doppia: Matthew-Kennedy contro Asal-Gohar. Gli inglesi cominciano in difesa, ma trovano il break al settimo scambio con un lob millimetrico che spinge Asal fuori posizione; da lì in avanti impongono ritmo, strappano tre voleé vincenti e chiudono 11-8, 11-9 fra l’abbraccio dei compagni. L’Egitto prova a rientrare con la seconda singolare femminile – Nour El Sherbini schiaccia Kennedy 11-6 nel primo game – ma la londinese reagisce di testa: attacchi anticipati, una raffica di drop-shot in contropiede e 11-3 al game decisivo che vale l’oro (3-2 complessivo).
Dietro, la Scozia firma la sorpresa di giornata. Greg Lobban recupera due game di svantaggio a Ng Eain Yow, portando la Malesia allo spareggio decisivo dove Lisa Aitken, braccata da Sivasangari Subramaniam, infila quattro nicks consecutivi sulla parete sinistra e lascia il punteggio sul 7-5 quando scadono i 90 secondi di golden-point. È bronzo tartan, il primo nella storia olimpica del mixed team.
Il verdetto ridefinisce le gerarchie: l’Inghilterra torna sul trono grazie a profondità e nervi saldi, l’Egitto resta una corazzata ma scopre che anche i giganti possono inciampare, la Scozia dimostra che nelle gare a squadre l’alchimia conta quanto il ranking individuale. Domani si aprono i tabelloni dei doppi, e il Glass Court promette nuove scintille.
| Medaglia | Squadra | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Inghilterra | 🏴 Inghilterra |
| 🥈 Argento | Egitto | 🇪🇬 Egitto |
| 🥉 Bronzo | Scozia | 🏴 Scozia |
Poker Sportivo – Texas Hold’em Squadre Miste
Giorno 5 – Texas Hold’em Squadre Miste: la Germania cala l’asso d’oro, USA d’argento, la Svezia artiglia un bronzo in rimonta
Il tavolo finale a otto team regala il colpo di scena che non ti aspetti: guidata dal glaciale Fedor Holz e dalla precisione di Koray Aldemir, la Germania rimonta uno svantaggio di 45 punti nell’ultima sessione di Match Poker e si prende il titolo olimpico. Gli Stati Uniti, favoritissimi della vigilia, dominano per tre segmenti ma cedono nel rush conclusivo; la giovane Svezia supera il Canada allo spareggio mano-per-mano e sale su un podio tutto europeo-americano.
La cavalcata tedesca
Partiti con il quarto punteggio dopo i round di qualificazione, i tedeschi si ritrovano a –38 dai leader USA a metà finale. Il cambio passo arriva quando Holz, short di chip ma con carte condivise identiche per tutti gli otto tavoli, sceglie la linea aggressiva: squeeze all-in con A♦ J♦ su board Q♦ 10♣ 5♦ costringe Foxen al fold e consegna 14 punti di swing. Poco dopo Aldemir chiude un bluff in posizione con 7♠ 5♠ su river innocuo, strappando altri 11 punti. È la scintilla: l’inerzia gira e la Germania chiude l’ultima sessione a +57, abbastanza per sorpassare gli USA di sole cinque lunghezze nel conteggio cumulativo (412-407).
Stati Uniti, argento amaro
Il quartetto a stelle e strisce – Bonomo, Kenney, Ho, Foxen – sembrava in controllo: lead consolidato grazie ai punti di posizione (stack count) e a una hero-call di Kenney su Negreanu con bottom-pair che aveva mandato in delirio il rail americano. Ma nelle ultime trenta mani la bilancia si inclina: Bonomo paga due bet su river contro un semi-bluff di Lichtenberger, Ho vede evaporare metà stack su cooler AA vs KK “di valore relativo” (stessa mano distribuita agli altri tavoli). Il margine si assottiglia fino all’aggancio tedesco e, nell’ultima mano, serve il miracle-runout che non arriva: argento, applausi, e qualche rimpianto.
Bronzo scandinavo
Dietro, Svezia e Canada chiudono appaiate a quota 386. Si va allo spareggio mano-per-mano: ogni squadra schiera un giocatore, cinque mani a carte scoperte. Jacobson trova colore runner-runner con K♣ 10♣ e si porta avanti; Bicknell risponde per il Canada con doppia coppia, ma l’atto decisivo è ancora svedese: Par Svensson, new-entry under-25, chiude scala al river e consegna il primo metallo olimpico nella storia del poker nordico.
Il verdetto dimostra che nei formati a punti condivisi la costanza vale quanto il talento individuale: la Germania, mai fuori dalle prime quattro in ogni segmento, capitalizza la volata finale; gli USA confermano la loro profondità ma scoprono che un solo passaggio a vuoto può costare caro; la Svezia ribadisce che il vivaio europeo sa reggere la pressione dei giganti. Domani spazio al “Tag-Team Turbo”: con queste premesse, il bluff più estremo potrebbe ancora ribaltare la lavagna.
| Medaglia | Squadra | Nazione |
|---|---|---|
| 🥇 Oro | Team Germania | 🇩🇪 Germania |
| 🥈 Argento | Team USA | 🇺🇸 Stati Uniti |
| 🥉 Bronzo | Team Svezia | 🇸🇪 Svezia |