Cronaca e risultati – Giorno 4

Cronaca e risultati del Giorno 4

Freccette – Coppie Uomini (Cricket)

Giorno 4 – Freccette Coppie Uomini (Cricket): Van Gerwen-Noppert inarrestabili, Price-Warren d’argento, i belgi Van den Bergh-Huybrechts chiudono il podio
La coppia olandese mette il turbo nella fase calda della finale e, con una precisione quasi chirurgica sui tripli, conquista il nuovo titolo olimpico del Cricket a coppie. I gallesi si arrendono soltanto all’ultimo giro di chiusure, mentre il duo belga strappa il bronzo al fotofinish dopo un duello ad altissima tensione con gli Stati Uniti.

Il tabellone della giornata sembra scritto per un confronto di stili. Gli Oranje, forti di una chimica già collaudata dal trionfo alla World Cup 2022, partono martellando fin dal primo leg: Michael van Gerwen blocca immediatamente il 20, mentre Danny Noppert graffia tripli 19 e 18 lasciando gli avversari in affanno di risorse. Price e Warren però non cedono: due chiusure pulite sul bull riportano la sfida in parità (2-2) e il pubblico comincia a percepire l’odore di overtime.

Il momento decisivo arriva nel sesto leg quando Van Gerwen, in netto ritardo sul conteggio punti, infila un rarissimo “back-to-back” 17 bull → 50 bull che rovescia l’inerzia e spezza il ritmo gallese. Noppert completa l’opera chiudendo al primo tentativo sul 15: 4-2, break di servizio e psicologia ribaltata. L’ultima ripresa è un capolavoro tattico; gli olandesi — consapevoli del vantaggio — congelano i singoli, puntano a bloccare le zone morte e costringono Price a forzare un triplo 16 che finisce a mezza tacca. Un semplice singolo 16 di Noppert fa calare il sipario (5-3) e scatena la festa arancione.

Sul secondo gradino salgono dunque Gerwyn Price e Jim Warren: performance maiuscola, impreziosita da un 9-freccette perfetto nel girone, ma mancata l’ultima zampata contro i rivali di sempre. Il bronzo vede invece esplodere la gioia belga: Van den Bergh e Huybrechts rimontano due leg di svantaggio contro i sorprendenti statunitensi Baggish-Dersch, sfruttando un clamoroso triplo-triplo-doppio 17 in chiusura e blindando il 4-3 con un 18 singolo che resterà negli highlight del torneo.

Per gli inglesi Littler-Humphries, favoriti n. 1 della vigilia, la corsa si ferma clamorosamente ai quarti contro proprio gli USA: segno che nel Cricket a coppie il talento puro non basta senza la massima sincronia sui numeri caldi. Il verdetto di giornata lancia un messaggio chiaro in vista dei prossimi mondiali: l’Olanda è tornata affamata, il Galles non ha intenzione di abdicare e il Belgio si conferma mina vagante capace di colpire quando conta.

MedagliaCoppiaNazione
🥇 OroMichael van Gerwen & Danny Noppert🇳🇱 Paesi Bassi
🥈 ArgentoGerwyn Price & Jim Warren🏴󠁧󠁢󠁷󠁬󠁳󠁿 Galles
🥉 BronzoDimitri Van den Bergh & Kim Huybrechts🇧🇪 Belgio

Snooker – Individuale Donne

Giorno 4 – Snooker Individuale Donne: Ng On-yee torna regina, Hendry stupisce con l’argento, Reanne Evans si accontenta del bronzo
La fuoriclasse di Hong Kong rivede l’oro mondiale dopo sette anni con una prestazione di nervi d’acciaio, domando in rimonta la sorprendente britannica Katherine Hendry e lasciando a Reanne Evans – dodici volte iridata – la terza piazza. Una giornata ricca di colpi di scena che ribalta le gerarchie della vigilia.

Il torneo aveva preso la piega annunciata quando Evans era volata in semifinale con due break oltre il cento in rapida successione. Ma la finale a tre sulla distanza ridotta ha spazzato via ogni pronostico. Ng On-yee, partita lenta contro Hendry, si è ritrovata sotto 0-2 nei frame ed è parsa in difficoltà sul controllo della lunga diagonale. Poi il cambio di marcia: un 84 di serie pulitissima, seguito da un frame tattico vinto dopo 28 minuti di battaglia sulle verdi, ha rimesso la cinese di Hong Kong al centro del ring. Sul 2-2 la svolta: Hendry ha sbagliato di un soffio la rosa in centro – palla che tocca il bordo e resta viva – consentendo a Ng di infilare un clearance da 57 che ha fatto esplodere la tribuna asiatica.

Evans, scossa dall’occasione sfumata di rientrare in corsa per l’oro, ha cercato l’all-in nel frame decisivo ma un tentativo di doppia lungo-sponda sul blu si è fermato a un dito dalla buca. Ng, glaciale, ha chiuso i conti con un approccio semplice sulle ultime colorate, alzando il pugno in un’esultanza che mancava dal titolo mondiale 2018. Hendry, alla prima medaglia olimpica della carriera, esce però fra gli applausi: il suo viaggio, cominciato sorprendendo Mink Nutcharut ai quarti con un 77 d’apertura, è la favola che illumina il nuovo volto del circuito femminile.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroNg On-yee🇭🇰 Hong Kong
🥈 ArgentoKatherine Hendry🇬🇧 Gran Bretagna
🥉 BronzoReanne Evans🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra

Poker Sportivo – Texas Hold’em Individuale Uomini

Giorno 4 – Texas Hold’em Individuale Uomini: Jason Koon conquista l’oro con un hero-call da leggenda, Phil Ivey d’argento, Stephen Chidwick completa il podio
Il fuoriclasse del West Virginia firma la vittoria più prestigiosa della carriera piegando in heads-up l’inarrestabile “Tiger Woods del poker”. Una finale giocata sul filo dei nervi, con colpi di scena degni dei tavoli high-stakes di Las Vegas, regala all’Olimpiade un podio sorprendente che manda in archivio i pronostici della vigilia.

Il tavolo finale aveva ancora l’eco dei super-high-roller quando Jason Koon – stack medio, immagine solida – decide di alzare i giri del motore. Elimina Bryn Kenney in quinta posizione chiamando con middle-pair e “nut” draw sull’asso di cuori river, poi azzanna Justin Bonomo con un check-raise all-in su flop monotone che il veterano di Fairfax non riesce a digerire. Arrivati al testa-a-testa con Phil Ivey, l’inerzia sembra però girare: il dieci volte braccialettato WSOP strappa piatti in successione, sfruttando la sua leggendaria lettura per mandare Koon in zona pericolo.

La mano decisiva arriva dopo quaranta minuti di scambi elettrici. Blinds 250k/500k, ante 500k: Ivey limp-raisa da bottone a 1,5 M con A♠ 7♠, Koon difende lo small blind con Q♦ 10♦. Flop J♦ 8♣ 3♦. Check-check. Turn 9♥: scala chiusa per l’americano, flush draw e doppia “gutshot” per Koon che punta 1,2 M; Ivey rilancia 3,5 M, Koon chiama. River 5♠: blank totale. Koon tanka a lungo, spara 5,8 M lasciandosi dieci bui dietro. Ivey ci pensa trenta secondi e shovea per metterlo ai resti. Silenzio in sala stampa: dopo tre minuti sospesi Koon allinea le chip e chiude il call che vale l’oro, mostrando la scala e inchiodando la lettura di Ivey. L’esplosione del rail statunitense è degna di un touchdown al Las Vegas Bowl.

Mentre Ivey, sportivo, alza il pollice verso il giovane connazionale, Stephen Chidwick conquista un bronzo di pura chirurgia. Short-stack per metà finale, l’inglese raddoppia due volte contro Erik Seidel e si prende il podio dominando Daniel Negreanu nella “finalina” grazie a una pazienza zen e a un cooler set-over-set che spegne la rimonta del canadese. «Non era la serata per vincere l’oro, ma torno a casa con una medaglia che vale tantissimo», dirà con il consueto understatement di Kent.

Il verdetto ridisegna la narrativa del poker olimpico: Koon entra di diritto nell’élite, Ivey dimostra di essere ancora l’uomo da battere nei momenti che contano e Chidwick conferma l’eccezionale scuola britannica del post-“Boom”. E mentre gli eliminati riordinano i fazzoletti, gli appassionati già pregustano l’evento a squadre di dopodomani, consapevoli che, con questi fuochi d’artificio, il miglior Texas Hold’em è appena cominciato.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroJason Koon🇺🇸 Stati Uniti
🥈 ArgentoPhil Ivey🇺🇸 Stati Uniti
🥉 BronzoStephen Chidwick🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra

Lawn Bowls – Individuale Donne

Giorno 4 – Lawn Bowls Individuale Donne: Ceri Ann Glen regala il primo oro gallese, Annalisa Dunham d’argento, Julie Forrest completa il podio
La 38-enne di Cardiff mette in scena una rimonta magistrale, coglie il jack all’ultimo end e scrive la pagina più luminosa del lawn bowls femminile gallese. La sorpresa di giornata è l’inglese Annalisa Dunham, argento al debutto olimpico; la veterana scozzese Julie Forrest salva il bronzo dopo un duello tattico da brividi.

L’avvio pare cucito addosso alle favorite: Katherine Rednall bombardava il jack con drive tesi, mentre Glen faticava a trovare l’ingresso giusto sulla corsia interna. Sotto 5-10 a metà gara, la gallese cambia registro: allunga il mat di un metro, arretra di mezzo passo sul “T” e comincia a macinare draw dopo draw. In tre end firma un parziale di 6-0, pareggiando i conti e gelando la curva inglese. Il colpo che spacca la finale arriva al penultimo end: Glen traila il jack verso sponda sinistra, lasciando due bocce rosse in testa; Rednall prova il cannon, ma la biglia scivola larga di pochi centimetri. Vantaggio gallese 14-12 e inerzia ormai girata.

Nell’end conclusivo entra la sorpresa Annalisa Dunham, solida come granito per tutto il torneo. L’inglese piazza la boccia più vicina, sperando nel tie-break, ma Glen la elude con un draw di sinistro che sfiora il pallino e si ferma a un soffio dal “ditch”. Dunham tenta il drive disperato, coglie il jack ma lo porta proprio sulla linea dove la boccia di Glen attende: punto decisivo, 15-13 e oro in tasca. Sul green la gallese crolla in lacrime tra le note di “Hen Wlad Fy Nhadau”.

Nel frattempo Julie Forrest strappa il bronzo grazie a una lezione di pazienza contro la connazionale Ailsa Robertson: match deciso da un solo colpo, un piccolo “feather-trail” che sposta il jack appena quanto basta per un two-count scozzese (12-10). Rednall, travolta dall’inerzia avversa, chiude lontanissima dal podio nonostante la partenza sprint.

Il verdetto di giornata ridisegna la geografia femminile: il Galles sale finalmente in vetta, l’Inghilterra scopre un nuovo talento in Dunham e la Scozia conferma che la sua scuola di draw shot resta un riferimento mondiale. Domani l’Arena verde riaprirà per il doppio maschile: dopo un finale così, l’attesa è già alle stelle.

MedagliaAtletaNazione
🥇 OroCeri Ann Glen🏴󠁧󠁢󠁷󠁬󠁳󠁿 Galles
🥈 ArgentoAnnalisa Dunham🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿 Inghilterra
🥉 BronzoJulie Forrest🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 Scozia

Bridge – Squadre Miste

Giorno 4 – Bridge Squadre Miste: l’esperienza statunitense piega l’Olanda in un finale da cardiopalma, Polonia di bronzo
Bob Hamman e soci firmano la rimonta dell’anno: sotto di 18 IMP a tre board dalla sirena, ribaltano i campioni del mondo olandesi con due stoccate da manuale e si prendono il primo oro olimpico a stelle e strisce nella specialità. I polacchi difendono il podio beffando la Russia allo spareggio “board-a-board”.

Il match per il titolo sembrava già in mano ai Paesi Bassi quando Bauke Jansma ha incassato 11 IMP su un impeccabile 6♥ +1 dichiarato su sequenza Jacoby, portando il tabellone sul 41-23 al penultimo segmento. Ma i veterani americani non avevano scritto la parola fine: Lew Stansby trova un contro-sacrificio in 5♠ × non vulnerabile che riduce lo scarto a una cifra, poi Jill Levin capitalizza un misunderstanding olandese su Blackwood — manca l’asso di quadri, contratto di piccolo slam battuto di una — e riporta gli USA a -2. Chiude tutto la leggenda Bob Hamman: su un parziale apparentemente innocuo dichiara 3SA con la ♣ Qxxx dietro alla lunga avversaria, legge la distribuzione dopo un solo giro di presa e realizza una squeeze di mano su cuori-quadri che vale 12 IMP e il sorpasso sul 50-44 finale. Il “rail” statunitense esplode in un boato che ricorda i tempi d’oro di Dallas ACBL.

Nel frattempo la sfida per il bronzo è un thriller di logoramento. Polonia e Russia chiudono sul 32-32 dopo 48 board; si va al tie-break board-a-board. Al primo mano-mano, i russi scelgono una linea prudente in 4♥ che frutta +420; i polacchi dichiarano 3SA, sfruttano un attacco di picche sbagliato, mettono dentro una presa extra a quadri e incassano +430: due punti che valgono la medaglia. «Abbiamo rischiato, ma contro Gromov-Platonov non vince chi aspetta l’errore, vince chi lo provoca», sorride il capitano Tomasz Walczowski stringendo il bronzo più sofferto della carriera.

Il podio di giornata racconta tre filosofie diverse: gestione dei margini e sangue freddo per gli USA, preparazione sistematica e robotica per l’Olanda, aggressività controllata nel celebre “metodo polacco” per i nuovi medagliati. Domani chiusura con il Mitch Mixed BAM: se queste sono le premesse, l’arena del bridge potrebbe regalarci un ennesimo capitolo da antologia.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroUSA (Hamman-Meckstroth-J. Levin-Stansby)🇺🇸 Stati Uniti
🥈 ArgentoPaesi Bassi (Jansma-Ritmeijer-A. Jansma-Ticha)🇳🇱 Paesi Bassi
🥉 BronzoPolonia (Kowalska-Tyran-Kowalczyk-Walczowski)🇵🇱 Polonia

eSports – Counter-Strike Squadre Miste

Giorno 4 – Counter-Strike Squadre Miste: NaVi riprende il trono, Vitality d’argento, Astralis salva il bronzo
Con un finale in crescendo Aleksandr “s1mple” Kostyliev e compagni capitalizzano la loro superiore percentuale di vittoria – rivista con il nuovo algoritmo “favorito-plus” – e piegano i francesi di Vitality 3-1 nella Grand Final. I danesi di Astralis, mattatori della vigilia, si prendono il terzo posto superando FaZe Clan allo spareggio.

La serie si apre su Mirage, pick degli ucraini, e Natus Vincere conferma di aver studiato ogni dettaglio: pistol round dominato da b1t, tripla entry nel force-buy successivo e 13-6 che mette subito pressione ai giallo-neri. Vitality reagisce su Anubis – ZywOo show da 28-13 K-D – e pareggia 1-1, ma la mappa spartiacque è la storica Nuke di NaVi: s1mple si fa trovare pronto in ogni retake (rating 1,46) e Perfecto chiude un clamoroso 1 v 3 sullo squeaky, 13-11 e vantaggio di serie.

Il colpo di grazia arriva su Inferno. Con i francesi avanti 9-7, electronic chiama un boost audace sulla banana, trova due opening kill e ribalta l’economia avversaria. Da lì NaVi non concede più nulla: tre entry consecutive di s1mple, 13-9 finale e oro che ritorna a Kiev dopo due stagioni di digiuno internazionale.

Nel frattempo Astralis ricuce le ferite della semifinale e strapazza FaZe 2-0 nel match per il bronzo. Decisiva Overpass, dove device firma uno dei clutch dell’anno: ace da CT con AWP nell’ultimo round utile che spegne ogni speranza americana. I blancos di FaZe, partiti fortissimo nel girone, pagano una giornata nera di rain (rating 0,78) proprio nel momento clou del torneo.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroNatus Vincere🇺🇦 Ucraina
🥈 ArgentoTeam Vitality🇫🇷 Francia
🥉 BronzoAstralis🇩🇰 Danimarca

FootGolf – Squadre Miste

Giorno 4 – FootGolf Squadre Miste: gli Stati Uniti tornano d’oro, Argentina d’argento, la Slovacchia festeggia un bronzo storico
Sul percorso vallonato di Brookside Links il quartetto a stelle e strisce conferma il pronostico rafforzato dal nuovo “favorito-plus” e chiude a –31 complessivo, respingendo la rimonta sudamericana di Otero-Torres (–29). Terzo posto alla Slovacchia (–27), trascinata dalle regine Cermáková e Režná, mentre l’Ungheria – campione 2012 – resta giù dal podio per due soli colpi.

Gli USA, sette volte top-3 ai Mondiali ma digiuni d’oro dal 2016, impostano la gara su un mix di potenza maschile e chirurgia femminile: la coppia maschile Newman-Marwede sfonda già alla buca 4 con un eagle da 62 metri che vale il break iniziale, mentre Williams e Levittas (prestito francese naturalizzato) replicano con tre birdie consecutivi sullo “stretch” centrale, consolidando un margine di quattro colpi a metà giro. Quando però l’Argentina inizia a spingere – Otero infila il pallone nel par-3 “Island” con un tocco da futsal, Torres brucia il rough laterale con un esterno destro poetico – il vantaggio USA scende a due.

La buca 16, par-5 in lieve dog-leg, diventa lo snodo: Newman decide per il lay-up breve anziché cercare il green in due; scelta prudente che paga, perché l’approccio di wedge-instep atterra in pendenza e rotola fino a 90 centimetri dalla tazza. Birdie facile. Otero invece opta per la svolta eroica, ma il suo drive basso taglia l’angolo di troppo e finisce in bunker: par salvato, ma i sudamericani restano dietro. Sull’ultimo par-3 la firma è di Williams, che calcia un “flop-lob” alto e morbido sopra il bunker frontale, blocca a un palmo e chiude il –31 che fa esplodere la curva USA.

Alle loro spalle, la Slovacchia compie un piccolo miracolo tattico. Partiti con due bogey nelle prime cinque, Škrtel e Petro si riportano in pari grazie a un rolling-chip millimetrico di Režná alla 9, poi lasciano che siano Cermáková e Režná – fresche di doppio podio individuale – a dettare il ritmo: eagle alla 13 (tap-in di Lucia dopo un rimbalzo sul cart-path) e birdie sulla famigerata “Snake Green” finale che vale il sorpasso sull’Ungheria e il primo metallo misto della storia slovacca.

MedagliaSquadraNazione
🥇 OroTeam USA🇺🇸 Stati Uniti
🥈 ArgentoArgentina🇦🇷 Argentina
🥉 BronzoSlovacchia🇸🇰 Slovacchia